Lombricoltura
La lombricoltura è la moderna risposta a chi in agricoltura deve reperire sostanza organica, senza utilizzare i fertilizzanti chimici, di cui si fa purtroppo largo consumo in questi ultimi decenni. È un metodo semplice per trasformare sostanze in decomposizione, nella fattispecie letami animali. Già in vigore da tempo in tutta Europa, anche in Italia sta prendendo sempre più piede. Allevare il lombrico oggi, significa aiutare l’ambiente con un’attività ecologica. Inoltre in tempo di crisi può essere un'opportunità di guadagno.
Il lombrico, oltre a scavare gallerie che drenano e arieggiano il terreno, è capace di metabolizzare e trasformare la sostanza organica in humus, la base della vita del terreno. È un vero e proprio “intestino vivente”, con il compito di mantenere in circolo la vita. Il lombrico rosso della California, il più utilizzato in lombricoltura, è innocuo, non crea danni e non disturba l’ambiente in cui vive ma lo migliora! È un lavoratore instancabile, silenzioso il cui compito è solo quello di creare vita! Cioè Humus, dove troviamo i giusti elementi nutritivi per la crescita delle piante.
Lombrichi
I lombrichi non sono forniti né a numero né a peso ma in lettiere, ovvero in porzioni di allevamento dove i lombrichi vivono, si nutrono e si riproducono. Pensare di iniziare con un impianto costruito in metri quadrati, piccolo o grande che sia, è più corretto perché dà subito il senso dell'allevamento che si dovrà espandere e soprattutto dà una stima dell'humus prodotto. L'unità di misura di partenza è 1 lettiera pari a 2 metri quadrati, comprendente lombrichi di diversa taglia e una porzione di cibo.
Le lettiere vengono posizionate direttamente sul terreno o sopra un telo da pacciamatura/rete ma possono stare anche sul cemento e non servono recinzioni. Occorre avere una certa attenzione per i "nemici" naturali dei lombrichi soprattutto le talpe, assai ghiotte dei nostri amici anellidi. Siccome però noi amiamo tutti gli animali, facciamo sempre in modo di tenerli lontani con accorgimenti semplici e non distruttivi!
Il lombrico rosso della California
Eisenia Andrei ed Eisenia foetida, comunemente chiamate "Lombrico rosso della California" sono le due specie delle oltre 8 mila conosciute al mondo, tra le più adatte da allevare in cattività, per la loro resistenza, prolificità e voracità nel mangiare scarti organici, nella fattispecie letame. E’ di colore rosso, più piccolo degli altri e la sua durata di vita è di gran lunga superiore a quella di un lombrico comune. E' molto prolifico, resistente e soprattutto vorace. Ogni giorno il lombrico rosso mangia una quantità di cibo pari al proprio peso, espellendone circa il 70/80%. L’allevamento del “rosso della California” è l’unico fattibile all’aperto, su terreno libero, in quanto esso non si allontana dalla sua lettiera, se ben alimentata. Questo lombrico possiede cinque cuori e sei reni, respira attraverso la pelle ed è lungo da 5 a 10 centimetri. Si nutre di qualsiasi scarto alimentare, sia agricolo che animale e il suo cibo preferito è proprio il letame. Ѐ stato chiamato "lo spazzino del mondo" già da Aristotele e offre, dopo la sua digestione, un compost di primissima qualità: l'humus.